Il passeggero-Stella Maris

Le ultime due opere di Cormac McCarthy indagano sulla malattia mentale ma anche sull’intelligenza assoluta, sulle vicende della fisica e della matematica del ventesimo secolo e lo fa con una profonda competenza. I due protagonisti sono Bobby e Alicia Western, due fratelli geniali. Al primo è dedicato Il passeggero. La trama coinvolge la scomparsa del passeggero di un volo che si è inabissato nelle acque del Mississippi. Alicia è la protagonista di Stella Maris, la clinica in cui è ricoverata con diagnosi di sociopatia deviante.

Devo dire che Cormac McCarthy è un autore che ho amato molto. Ma le emozioni che mi hanno dato le opere passate come Suttree o Non è un paese per vecchi o Cavalli selvaggi (o La strada) per queste due ultime opere non le ho provate.

Ne Il passeggero l’autore imbastisce un mistero che rimane tale e costruisce l’introspezione che richiama Stella Maris. Quest’ultimo libro è un dialogo infinito tra il terapeuta e Alicia. Un dialogo che a tratti pare un monologo spesso fine a se stesso sul tema dell’intelligenza, della matematica e dei suoi fondamenti che alla lunga diventa stucchevole. La lettura dei due libri, nel mio caso, è andata avanti solo per la bravura dello scrittore di gestire i dialoghi.